sabato 28 marzo 2009

Analisi di mercato:Turismo enogastronomico: flussi turistici in crescita del 20%

In crescita in Italia gli appassionati del turismo eno-gastronomico, che fa segnare un volume di affari di 2,5 miliardi di euro. Lo rivela il Rapporto annuale n. 7 "Osservatorio sul turismo del vino" delle Città del Vino, realizzato dal Censis Servizi Spa e presentato a Milano, alla Bit 2009. Secondo i dati sono 6,5 milioni coloro che viaggiano attratti dalle tipicità eno-gastronomiche locali, in aumento rispetto ai 4 milioni del 2008. Si predilige una vacanza breve ma ben organizzata soprattutto attraverso il web, che si rivela il modo più semplice, economico e veloce per reperire informazioni (quasi il 50% degli italiani naviga in Internet e sono oltre 10 milioni coloro che praticano il turismo online, il settore con il maggior tasso di crescita dell'e-commerce) o il classico passaparola, considerato dagli addetti ai lavori il primo fattore di promozione e comunicazione.

L’Italia rappresenta la meta ideale per i viaggi all'insegna del wine & food, e il turismo enogastronomico ha assunto una fisionomia diffusa e consistente, con 140 Strade del Vino e dei Sapori e 1.300 comuni attraversati da questa rete capillare, che comprende quasi 400 denominazioni territoriali di vini, oltre quattromila ristoranti, quasi 33 mila prodotti vitivinicoli e più di 3.300 cantine. Dall'analisi condotta dal Rapporto Città del Vino/Censis su 69 Strade del Vino e dei Sapori presenti sul web con propri siti, le cinque mete in cima alla classifica delle preferenze sono, nell’ordine: la Strada del Sagrantino, la Strada del Franciacorta, la Strada del Barolo e dei Grandi Vini di Langa, la Strada dell'Olio e del Vino del Montalbano e la Strada del vino dell'Etna. Tra i diversi fattori d'attrazione territoriale per gli eno-appassionati,
il primo posto spetta all'enogastronomia (33%), seguita da ambiente e bellezze naturali (24%), arte e cultura (22%) e vino (21%). Il 62% dei produttori delle aziende, oggetto del sondaggio, ha incrementato il numero di visitatori nel 2008, sempre
più attratti dalle degustazioni (93,5%), dalle visite delle cantine (85,8%) e dalla vendita diretta dei vini (57,4%). Segno negativo invece per i ristoratori, che fanno registrare una diminuzione tra il 4 e il 5,5% dei loro ospiti, maggiormente attenti nello scegliere vini e prodotti locali.

Il turismo del vino rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo turistico ed economico del territorio, soprattutto in Campania, Lazio, Piemonte, Marche, Sicilia,
Veneto e Lombardia, mentre risulta già affermato in Trentino, Umbria, Toscana, Puglia, Friuli ed Emilia Romagna: per nessuna regione sono, infatti, previste flessioni di settore nei prossimi cinque anni. Il presidente della Città del Vino, Valentino Valentini, nel presentare il rapporto, ha espresso grande soddisfazione per tali risultati ma ha anche sottolineato come il settore sembra vivere questa stagione positiva, forse più per la forza della domanda che per una deliberata strategia dell'offerta, il cui potenziale reale risulta ancora inespresso. Si rende necessario, il bisogno di fare più sistema e sviluppare strategie politiche e finanziarie per rafforzare i territori che rappresentano un asset importante e decisivo per la competizione internazionale. Il miglioramento qualitativo e quantitativo degli itinerari del Belpaese rappresenta l'obiettivo principale sul quale puntare in futuro.
Fonte: Rossella Strazzeri su http://www.turismoefinanza.it/step.jsp?page=70131

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